Chiostro di San Francesco – Castelbuono
Adiacente alla chiesa di San Francesco a Castelbuono si erge un magnifico chiostro settecentesco, insieme alla cappella dedicata a Sant’Antonio, che ospita una splendida tribuna ottagonale. Questo particolare elemento architettonico, simile ad altre tribune costruite verso la metà del Quattrocento nel Regno di Napoli, fu originariamente destinato ad accogliere le spoglie dei membri della famiglia Ventimiglia. Il mausoleo risale al XV secolo ed è attribuito all’architetto e scultore Francesco Laurana o ai Gaggini, i quali contribuirono a conferirgli uno stile unico che riflette sia il Rinascimento siciliano che forme tardo-romaniche.
All’interno del mausoleo, di forma ottagonale, si trova il sontuoso sarcofago barocco di Francesco Rodrigo Ventimiglia, accompagnato da due altri sarcofagi cinquecenteschi e un’epigrafe funeraria dedicata a Giovanni I Ventimiglia, il primo marchese di Sicilia, scomparso a Castelbuono nel 1475.
Degli elementi decorativi di grande valore storico e artistico, due arieti di bronzo, di chiara ispirazione greca e frutto di saccheggi in Sicilia, furono inizialmente collocati temporaneamente al portale gotico della Fortezza Maniace di Siracusa su ordine di Federico II di Svevia. In seguito, Maria di Trastámara, in riconoscimento dei servigi di Giovanni I Ventimiglia nella strenua difesa di Siracusa, li donò alla famiglia. Pertanto, gli arieti furono prima esposti nel castello Ventimiglia di Castelbuono e successivamente trovano il loro posto di rilievo nell’ornamento del mausoleo di famiglia. Tuttavia, a causa di contrasti con la casa regnante e della confisca dei beni, gli arieti dei Ventimiglia furono trasferiti a Palermo, dove ancora oggi possono essere ammirati.